Perizia grafologica – metodologia di indagine

di | 16 Marzo 2021

La professione di perito grafologo è ormai consolidata nell’ambito delle attività forensi e viene impiegata dalla Giustizia per stabilire la paternità degli scritti. 

Perizia grafologica – metodologia di indagine

Dal punto di vista procedurale è necessario seguire una metodologia tecnica tesa ad individuare i connotati salienti, i contrassegni e le minute particolarità dello scritto in verificazione che devono riscontrarsi anche nelle scritture di raffronto.

Il Grafologo, che si tratti di verificare una firma, un testamento olografo o un’anonima, per affermare con certezza che uno scritto è autografo, che cioè appartiene alla mano di chi ha vergato le grafie di raffronto, deve riscontrare almeno 5 o 6 uguaglianze di natura sostanziale. Queste devono essere diffuse, rare e non casuali ed appartenere all’impronta grafica dello scrivente.

Ad esempio, un gesto altamente personalizzato come un particolare convolvolo, una parafa, un modo ingegnoso di costruire una lettera o un numero, ecc.

Lettera “d” minuscola dinamica ed ingegnosa. Esempio di connotato saliente ad alto indice identificativo.

Le uguaglianze devono essere diffuse, cioè si devono ripetere molte volte all’interno dello scritto anche per una sola categoria grafica, perchè diversamente potrebbero essere causali e quindi non assumere un’alta rilevanza ai fini probatori.

Le concordanze di tipo formale invece, servono solo per rafforzare le tesi di autografia ma non sono sufficienti, da sole, a stabilire con certezza che lo scritto in analisi appartenga ad una determinata mano scrivente.

Il giudizio attributivo, soprattutto quando ci si trova ad osservare scritti in fotocopia, deve essere sempre espresso in termini di probabilità oppure essere soggetto a riserva. Infatti dalle fotocopie non è possibile evidenziare eventuali falsi per ricalco, collage, copia e incolla, ecc.

La certezza tecnica deve essere sempre accompagnata da incontrovertibili prove di autografia che riguardino le varie categorie grafiche quali il ritmo, la pressione, i gesti fuggitivi, le minute particolarità, i profili delle lettere, l’ideazione ed esecuzione dei grafemi, ecc.E’ necessario inoltre anche specificare che nel caso si verificasse una lettera anonima, la metodologia da seguire sarebbe un po’ diversa soprattutto se ci si trova di fronte a scritti molto dissimulati. 

In un prossimo articolo spiegheremo come bisogna procedere in questi casi.

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Perizia grafologica – metodologia di indagine: articolo scritto da Giuseppe Amico (Consulente Grafologo ai sensi della Legge n. 04/2013). Contatti: www.peritocalligrafico.it

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